Ecco lo splendido video che Dante Colombo e Pierangelo Colombo (casatesi DOC, per la precisione originari della Bernaga) hanno realizzato nella Valle della Nava, valorizzando oltremodo una porzione del territorio casatese sicuramente tra le più interessanti dal punto di vista ambientale.
Dante Colombo ha prodotto, come ci siamo abitati a vedere in altri suoi video, delle splendide e innumerevoli riprese, anche con l’utilizzo del suo immancabile drone, che lo hanno impegnato fortemente in queste ultime settimane.
Anche la nostra associazione e l’AFCB (Amatori Fotografici Cassina de’ Bracchi) hanno, nel loro piccolo, supportato il progetto contribuendo con suggerimenti ed alcune immagini.
Ecco comunque come Dante ha commentato il lavoro effettuato:
Perché un filmato sulla Nava?
Si tratta di un progetto che mi ronzava nella testa già da tempo; in questi anni ho documentato molte escursioni, circuiti che mi hanno portato a toccare tra i più suggestivi paesaggi alpini e non.
Riprendere la valle Nava è stato il coronamento di un desiderio, quello di omaggiare un luogo cui sono legato.La mia generazione ha girovagato in lungo e in largo in questi boschi, abbiamo nella memoria lo scorrere limpido del torrente, quando ancora vi si trovavano i gamberi d’acqua dolce.
Come ho indicato nel sottotitolo si tratta di “casa mia”.
Motivazione per cui non mi sono pesati i giorni impiegati a raccogliere il materiale.
Levatacce per trovare la luce migliore, continui sopralluoghi per capire quale taglio di luce avesse prodotto il risultato ottimale, le prove alla ricerca della giusta angolatura o i punti più suggestivi, cui devo ringraziare gli amici della AFCB e Sentieri e Cascine per i consigli ed il supporto.
E poi i voli con il drone, a volte anche a rischio per via del vento.
Giorni produttivi che mi hanno permesso di raccogliere una grande quantità di materiale, tanta da avere l’imbarazzo della scelta.
Da lì è iniziato il grande lavoro del montaggio, per ogni minuto di filmato sono occorse ore dietro il monitor del computer: saturare l’immagine, stabilizzare i movimenti, mixare le sequenze legandole alla musica o gli effetti sonori.
Ottenute le prime bozze confrontarmi con i miei critici, mia moglie in primis, ascoltandone commenti e suggestioni.Non nascondo di essermi impegnato tanto in questo progetto, cui tenevo molto, come già detto; fatica ripagata, però, dall’ottimo riscontro che ho registrato alla pubblicazione del filmato.
Leggere i commenti di chi, conoscendo la Valle, ne ha riscoperto degli angoli dimenticati o una bellezza troppe volte sottovalutata non ha prezzo. Il nostro è un territorio ricco a livello paesaggistico, a volte cerchiamo lontano ciò che abbiamo dietro l’angolo.Dante Colombo, 20 maggio 2020
I testi sono stati curati da Pierangelo Colombo, noto e pluripremiato scrittore di racconti e recentemente insignito del Premio S. Giorgio a Casatenovo.
Ed ecco come ha descritto questa esperienza:
Ciò che ho portato al progetto sulla valle della Nava è solo un contributo e non lo dico per falsa modestia.
Quando Dante mi ha proposto la collaborazione ho accettato con entusiasmo, ma riflettendoci ho iniziato ad avere dei dubbi: nella scrittura in prosa è l’autore a stabilire il ritmo narrativo, in questo caso, invece, è il regista a fissare i tempi; esperienza mai fatta prima. Inizialmente avevo già preparato delle frasi.
Quando Dante, però, mi ha inviato la prima bozza da visionare, sono rimasto spiazzato: le immagini parlavano da sole.
Come un’opera d’arte, non occorrevano di spiegazioni o didascalie. Ho capito, allora, che avrei dovuto affrontare il progetto, allo stesso modo in cui occorre accostarsi alla Nava: non con l’invadenza del visitatore, ma con il riguardo dell’ospite.
Solo entrandovi in punta di piedi, senza far rumore, si può cogliere l’essenza della valle.
Ascoltarne i suoni, le fragranze, godere della primavera che si beffa del pittore: quale tavolozza avrà eguali colori; del grafico, quale fantasia di forme; della tessitrice, in quale organza troverà pari leggerezza.
Ho capito, quindi, che avrei potuto solamente aggiungere delle impressioni, quelle che provo addentrandomi lungo i sentieri.Personalmente, trovo nella valle un angolo di decompressione: quando dei pensieri mi assillano o cerco anche solo un po’ di pace, faccio una passeggiata, ritrovando la giuste dimensioni.
Un piccolo uomo nella grandezza della natura, eppure ne faccio parte.
Un luogo dove posso cogliere il profumo della terra.
Il Creatore non scelse oro, ma polvere del suolo per creare l’uomo; perché la terra accoglie e nutre la vita.
L’uomo uccide per l’oro, ignorando quale ricchezza racchiuda una sola zolla di terreno.La nostra è una piccola valle, ma abbiamo il dovere di preservarla.
Usando le parole che chiudono il filmato, per assaporarne la quiete: “Abbandonati sul greto del torrente, affida lui i tuoi pensieri”.Pierangelo Colombo, 20 maggio 2020
Siamo certi che questo documento rimarrà come una “fotografia” storica indelebile di un territorio che, anche se ha certamente subito il segno dei tempi con situazioni critiche dal punto di vista idrogeologico e boschivo, mantiene tuttora un interesse ambientale notevole che tutti ci dobbiamo impegnare a tutelare e proteggere.
Non è certamente un caso che la sua area sia inserita addirittura in due parchi, la sponda casatese nel PLIS dei Colli Briantei e la sponda missagliese sia stata recentemente inclusa nel Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.
Non ultimo ci preme sottolineare l’importanza e la grande funzione che hanno i sentieri per la fruibilità del territorio.
Solo se abbiamo cura della loro salvaguardia potremo, oggi e domani, continuare ad usufruire dei bellissimi ambienti naturali che abbiamo a disposizione.
Un grandissimo grazie all’inedita coppia di “artisti” Dante e Pierangelo auspicando che la loro collaborazione possa continuare per offrirci altri preziosi documenti.