Domenica 21 febbraio mi sono recato a fare un giro di ricognizione nella parte più a sud della Valle del Rio Molgorana, ai confini del territorio di Usmate Velate.
La giornata ancora fredda ha lasciato tracce di brina con i consueti giochi nelle pozzanghere e sui rami.
La valle è solcata dal Rio Molgorana.
Come tutte le rogge del nostro territorio anche qui siamo in presenza di una situazione idrogeologica critica quale conseguenza delle notevoli portate d’acqua che vengono trasportate a valle durante i violenti temporali che ormai caratterizzano il nostro clima.
Lo testimoniano anche le opere realizzate dal Genio Civile a protezione delle abitazioni che sistematicamente venivano allagate.
La valle, che peraltro non ha nulla da invidiare alle altre presenti sul nostro territorio, si lascia percorrere facilmente regalando scorci notevoli.
E’ un peccato che la qualità degli alberi presenti peggiori costantemente. Qualche anno fa sono state tagliate diverse piante che la caratterizzavano.
Ora altre sono crollate per cause naturali.
La presenza degli uccelli si fa notare.
Pur non essendo un intenditore come Alfio Sala, ho visto le immancabili cornacchie ed alcuni colombacci (forse).
Ho sentito il picchio (anche se non sono stato capace di distinguere la specie) e moltissimi fringuelli che invece ho imparato a riconoscere.
Anche i nostri cartelli fanno la loro figura. Tra l’altro sono stati fra i primi ad essere posati.
Lasciato il fondovalle mi sono diretto verso una delle zone più spettacolari del nostro territorio: il belvedere di Rimoldo.
Lo sguardo a 360° con una visuale mozzafiato.
La giornata è buona ma non limpidissima.
Si vedono le Prealpi lombarde ma non si vedono le Alpi e gli Appennini che, nelle giornate di vento, si possono invece scorgere.
Torno nel fondovalle nella parte più a nord e mi dirigo verso Cascina Melli per godere anche da questo lato di scorci molto panoramici.
Sono a questo punto fuori dal nostro territorio, nel Comune di Usmate Velate, nel Parco dei Colli Briantei.
I nostri vicini stanno cercando di valorizzare con questo strumento la loro realtà.
Osservando e confrontando, e non per una mia naturale propensione campanilistica, quello che vedo sul nostro territorio non ha proprio nulla da invidiare al loro, anzi.
Dopo lo scollinamento della Montagnola ritorno al punto di partenza, in prossimità dell’acquedotto.
Mi trattengo ancora un attimo per dare uno sguardo alla valletta sotto Valaperta in direzione di Montevecchia.
Ne valeva la pena.
Anche qui il ritaglio di Montevecchia con il Resegone sullo sfondo è impagabile.
Spero con questo di avervi invogliato a visitare la Valle del Rio Molgorana ed i suoi dintorni.
Sarà una piacevole passeggiata.
Alla prossima.