Prima messa di Don Marco Sala a Valaperta
Quattro anni dopo il rito della vestizione, finalmente, il grande giorno della Prima Messa.
Tanta la gente che ha partecipato alla funzione religiosa: amici, parenti e semplici fedeli, casatesi ma anche delle altre realtà in cui Don Marco ha già avuto modo di operare, in particolare di Nerviano, dove, peraltro, sarà destinato per il suo primo incarico da prete.
Vestizione
La mattinata ha avuto inizio con una piccola sfilata dalla sua abitazione in Valaperta fino alla chiesetta della Madonna della Neve.
Dopo una breve funzione il corteo, accompagnato per l’occasione dalla banda del Corpo Musicale Santa Cecilia di Triuggio, ha percorso il tratto di strada fino alla Chiesa di S. Carlo, dove Don Marco ha compiuto, insieme ai tantissimi sacerdoti che lo hanno accompagnato in questa grande occasione, il rituale della vestizione, indossano per la prima volta la casula ricevuta in regalo dalla sua comunità.
Un lungo e suggestivo corteo di chierichetti e sacerdoti lo hanno così accompagnato fino all’altare, riccamente addobbato di tanti fiori, tra la gente che ha riempito quasi interamente il campo sportivo sotto un inusuale sole estivo tra cui anche il Sindaco Filippo Galbiati.
La prima messa
Un breve saluto del prevosto Don Antonio Bonacina, che ha sottolineato la gioia dell’intera comunità pastorale per questo evento, ha introdotto la funzione religiosa rivelatasi poi piena di entusiasmo e gioia di vivere trasmessi dal novello prete.
Due documenti sul sito di Angelo Galbusera sui festeggiamenti a Don Marco Sala:
L’omelia è stata invece affidata a Don Andrea Perego, particolarmente legato a Don Marco, che ha ricordato un po’ del suo percorso auspicandogli per il futuro un cammino nella fede in Cristo con un messaggio personale: Ti voglio quindi regalare tre parole, con l’auspicio che ti possano sempre accompagnare: ardore, amore e semplicità per ricordati che è Dio il centro di tutto e non puoi e non devi avere la pretesa di essere tu a risolvere, salvare e concludere. Apriti al tuo cammino senza indugio e ricordati sempre di quanto oggi il cuore qui ti ardeva forte”
Poco dopo un lungo momento, molto sentito, con lo scambio di un segno di pace con tutti i sacerdoti presenti, il sindaco ed i genitori.
La Messa è poi proseguita con la prima celebrazione eucaristica di Don Marco con una partecipazione silenziosa ma attenta di tutti i presenti.
Al termine, il momento degli auguri e dei saluti.
Dapprima con una rappresentante del Consiglio Pastorale che li ha portati a nome del Consiglio stesso e dell’intera comunità casatese.
Poi è toccato a Don Antonio Bonacina, che ha recapitato a Don Marco un dono proveniente da Roma, da parte del casatese Mons. Paccanelli.
L’intervento di Don Marco
Infine ha preso la parola Don Marco, per un atteso e intenso intervento.
Innanzitutto di ringraziamento per tutti coloro che hanno organizzato e partecipato alla sua Festa.
Poi con l’esclamazione “E’ risorto, vive e cammina con noi” ripetuta più volte che ha aiutato a tracciare il suo messaggio per il ministero che lo attende.
Processione
Il grande giorno di festa si conclude con la Processione (con le modalità anti Covid-19) che tocca tutte le frazioni e parrocchie casatesi già sperimentata in occasione del Corpus Domini.
Don Marco, a bordo di un pick up, ha percorso tutto il nostro bel territorio, fermandosi nei piazzali delle chiese per un breve momento di preghiera ed una benedizione ai fedeli present,i fino ad arrivare alla Chiesa di Valaperta dove ha avuto compimento la lunghissima, faticosissima ma gioiosissima giornata.
Buon cammino, Don Marco!
Da Francesco Biffi e da tutti i fotografi dell’AFCB impegnati nell’occasione: Angelo Feole, Dante Colombo, Fabio Viganò, Fulvio Galbiati, Giorgio Pennati, Guglielmo Beretta, Guglielmo e Ildefonso Pennati e dall’amico scrittore Angelo Galbusera.