I dettagli delle campane
Grazie all’opera di pulizia e restauro e alla decisione del prevosto, Don Sergio, le campane della chiesa di San Giorgio si possono ammirare in ogni dettaglio.
Sono nove le campane solitamente ospitate nella cella del campanile del capoluogo e oggi “a terra”.
La più antica (detta il Campanone) risale al 1777 ed è stata fusa da Francesco e Innocenzo Bonavilla.
Altre sono del 1858, del 1951 e del 1960.
I particolari, per lo più simboli religiosi e scritte, ne raccontano il significato ed in qualche caso i fregi sono di particolare fattura.
Curiose e piene di significato, le scritte presenti.
Sul Campanone, per esempio, si legge “Mentre si sprigionerà la voce della campana, fammi sentire la tua voce, o Signore“.
Sulla settima: “La voce del Signore nella forza, la voce del Signore nella bellezza” mentre sulla quarta c’è un rassicurante “Benedici o Signore il tuo popolo“.