l racconto evoca i ricordi dell’infanzia di tanti anni fa, quando il Natale era povero ma genuino, connotato dalla devozione a Gesù Bambino, con una grande attesa e una doverosa preparazione spirituale.
Davanti al presepe, ben allestito, ci si apriva alla gioia e alla preghiera.
Un grande clima di affetto e di amicizia avvolgeva tutto e tutti: la numerosa famiglia, i tanti zii e i numerosissimi cugini, fonte di appartenenza, di gioco e compagnia.
Ma ecco un inaspettato sogno: un cielo speciale, il fuoco e la danza, un incontro cordiale, un messaggio di speranza, di accoglienza e di pace, perché è di nuovo Natale.