Un omaggio ad un artista “particolare”, Antonio Ligabue, definito amichevolmente un vagabondo, un poveraccio, un “matto” appunto!
Interessante la lettura nel nostro dialetto di un personaggio esterno alla realtà brianzola, ma anche lombarda, che però ha trovato un collegamento con la nostra terra attraverso la sua passione per le lecchesi Moto Guzzi.
Anche stavolta la forma è molto caratteristica e siamo sicuri che sarà apprezzata come le precedenti.