Pochissimo tempo per decidere e domenica 25 novembre 2012 organizziamo un’uscita fotografica nella zona di Rancate.
Mi accompagnano Fulvio, Mino e Guber a cui va un grazie per la costante, preziosa e competente partecipazione.
Dalla cascina, sempre affascinante, prendiamo la direzione della valle. Subito alcuni scorci, velati dalla tipica foschia autunnale, su Brugora ed il suo campanile.
Dopo alcune balze (rivej) ben lavorate arriviamo al termine del sentiero dove la valle improvvisamente si apre.
Subito fa sentire la sua voce la poiana che, lo scopriremo dopo, ci accompagnerà per tutta la mattinata.
Risaliamo il Rio Rancate per valutarne lo stato.
In qualche punto alcune piante divelte dimostrano che la situazione presenta ancora qualche problema, fortunatamente piuttosto lontano dalla cascina.
Le opere realizzate per ridurne la potenza sembrano tenere bene ed il tratto di roggia subito a valle sembra averne beneficiato.
Il bosco, misto di robinie e latifoglie, si presenta in tutti i suoi colori autunnali.
Un piccolo rimpianto per la mancanza di sole che avrebbe certamente migliorato l’effetto favorendone i contrasti.
Anche i frutti stagionali sono notevoli.
I chiodini hanno terminato la loro “buttata” principale ma qualche esemplare ancora rimane.
Curioso l’attacco ad una pianta divelta dove si sono spinti fino a due metri di altezza.
Troviamo anche belli esemplari di Clitocybe nebularis (fungo della nebbia o farinello) ed altri di cui non ne conosciamo il nome e che individueremo con l’aiuto dei nostri esperti.
Percorriamo il sentiero interno al bosco fino ad arrivare nella valletta sotto Cascina Lavigiate.
All’aperto i colori autunnali spiccano ancora di più aiutati da qualche bel esemplare di latifoglie.
Poco sopra di noi, la poiana che avevamo sentito poco prima (ma visto solo da lontano) si avvicina improvvisamente ed inizia a volteggiarci sopra.
Poco più tardi la ritroveremo ancora in coppia con un compagno.
Proseguiamo lungo la valle, facendo sosta ai bellissimi resti dell’ex-acquedotto Mellerio, impreziosito da una catasta di legna accuratamente allineata tra il sentiero e la roggia.
Appena fuori le bacche di alcune piante nella radura catturano la nostra attenzione fotografica.
Ottimi soggetti per macro e composizioni varie.
Ripercorriamo, con l’aiuto dei nostri cartelli (facciamo finta, conosciamo benissimo la zona), il sentiero che ci porta fino alle scalette che abbiamo realizzato l’anno scorso.
Da un lato la tenuta è molto buona, dall’altro un po’ meno.
Servirà un po’ di manutenzione che faremo in primavera.
Nella valletta esterna verifichiamo una situazione anomala per la stagione.
Il clima particolarmente mite finora di questa stagione ha consentito la fioritura di alcuni fiori.
Velocemente arriva mezzogiorno.
E’ ora di tornare.
Risaliamo il sentiero verso Cascina Rancate.
La foschia se ne è andata e la luminosità è migliorata, ma non c’è più tempo.
Però va bene così.
Alla prossima.