Si è svolta lo scorso 02 giugno la 5^ edizione di Sentierando in Brianza, la nostra annuale manifestazione di carattere ambientale/culturale.
Sentieri e Santi a Casatenovo, questo il titolo scelto per l’edizione 2014 sulla scia del lavoro di ricerca e censimento condotto nell’ultimo anno de “I segni del Sacro” presenti sul nostro territorio.
Nonostante il tempo inizialmente incerto una settantina di persone hanno aderito all’iniziativa. Molte facce nuove, anche dei comuni circostanti.
Un ottimo successo, in linea con le edizioni precedenti.
Purtroppo un virus fastidiosissimo ha colpito nottetempo Aldo Villa, mio compagno di viaggio di quest’avventura, facendomi rimanere da solo a condurre la mattinata.
Si parte!
Prima di iniziare un saluto dell’amico Marco Monguzzi del Parco dei Colli Briantei nell’ambito del quale si è svolta la ricerca.
Una breve presentazione del lavoro svolto, il programma futuro ed un augurio per la giornata odierna.
Punto di partenza Cascina Porrinetti, meglio nota ai casatesi come Cassinetta, con un trittico iniziale di grande valore. Due splendidi affreschi di Giobbe e S. Antonio Abate che incorniciano la statua della Madonna del Santuario della Basella, molto particolare e caratteristica.
Il racconto sulle due immagini che hanno caratterizzato la storia dei nostri avi, il primo invocato come protettore della bachicoltura ed il secondo degli animali cari ai contadini, cattura subito l’attenzione dei partecipanti.
Subito dopo cominciamo il nostro percorso che ci condurrà alla Cascina Colombina, meta della nostra mattinata che raggiungeremo tra circa 6 chilometri.
Cascina Gemella
Intanto la prima tappa sarà Cascina Gemella.
Particolarmente ricca di elementi con Madonne, affreschi, formelle, grotte e stampe, un vero campionario.
Andiamo con ordine.
Fuori dalla corte la Madonna dei Poveri, una Madonna di Lourdes particolarmente venerata.
Sul portale di ingresso invece una formella con la riproduzione della Beata Vergine di San Luca, riconosciuta anche come Madonna dei Viaggiatori e a Casatenovo la ritroviamo in altre tre Corti.
Il pezzo più importante lo troviamo però sotto il portico di ingresso alla Corte, un affresco unico, originale, dell’apparizione della Madonna de La Salette, località francese in Val d’Isère.
Il racconto dei residenti ci propone anche una sorta di miracolo per un intervento di restauro rigettato dall’affresco che dopo poco tempo è tornato ai colori originali.
Lì accanto, in una vecchia teca, una statua della Madonna di Lourdes.
In fondo alla corte ci aspetta la Sig.ra Mariuccia Riva, nostra fedele testimone, che ci fa parla della sua piccola grotta e della stampa centenaria del Sacro Cuore di Gesù in bella mostra sotto il porticato.
Cappelletta Verdura
Lasciata Cascina Gemella ci indirizziamo verso Via Roma che attraversiamo per poi dirigerci su un sentiero sconosciuto a molti verso una piccola edicola in prossimità del bosco costruita da un residente locale, Renato Pirotta, che accoglie l’immagine della Madonna di Lourdes.
Una presenza comunque particolare, ben curata con fiori e panchine. Quasi un invito per una sosta ed una meditazione all’ombra degli alberi.
Cascina Verdura
Ripreso il sentiero in senso in direzione opposta ci dirigiamo verso Cascina Verdura dove ci attende il nostro mitico Pasquale, custode dell’affresco di Giobbe e Sant’Antonio in bella mostra sotto il suo portico, una delle più interessanti presenze del nostro territorio.
Ci aspettano anche i fratelli Viganò che, come di consueto, hanno preparato un apprezzatissimo momento di ristoro finanche con porchetta e pancetta.
Grazie davvero e complimenti meritati da parte di tutti.
Oltre all’affresco sopracitato e nello stesso portico vediamo anche un bell’esempio di Madonna con Bambino.
Subito fuori, sulla parete dell’edificio posteriore un’altra bellissima sorpresa: una statua di Maria Addolorata (o Pietà) di cartapesta e molto antica, probabilmente della metà dell’ottocento, data della cascina, e appena restaurata.
Alcuni residenti, lì presenti, ci danno anche un’informazione a noi sconosciuta: fino a pochi anni fa i morti della cascina, prima di essere trasferiti al cimitero, erano soliti farli sostare per una preghiera davanti a questa statua.
Cascina Villa
Rinvigoriti dall’appetitosa sosta dei fratelli Viganò ci dirigiamo di buona lena verso Galgiana, attraversando il boschetto che la separa dalla Verdura, fino ad arrivare a Cascina Villa dove ci attendono Carletto Villa e la moglie Rosetta a fianco dello splendido affresco della Madonna degli Angeli, dipinto che in questa forma risale al 1935 ma che ne copre un altro, o altri, di epoca molto più antica.
In prossimità dell’arco un’antica statua del Sacro Cuore di Gesù.
Appena fuori, in Via Villa ed in una piccola edicola verde, una Madonna di Lourdes tutta bianca rappresenta un’iniziativa voluta a Don Giorgio Lattuada, parroco di Galgiana e Cascina Bracchi dal 1990 al 2006. Chiese di collocare una Madonna in ogni via.
Più avanti troveremo anche una Madonna del Latte in Via Bellini.
Croce della peste
Proseguiamo oltre e percorriamo un sentiero che corre sulla parte posteriore di Villa Mariani.
Qui vi troviamo un’antica edicola ricavata all’interno del muro di contenimento della Villa con un piccolo altarino per l’appoggio di fiori, ceri e immagini ed una Croce di legno commemorativa dei morti di peste come confermato dall’immagine classica della morte, ricavata nella pietra nella parte alta dell’arco, con un teschio con le ossa incrociate sottostanti.
L’unico altro segno commemorativo della peste che si trova a Casatenovo è in prossimità della Chiesina di S. Rocco e fa specifico riferimento all’epidemia che colpì la zona dal 1629 al 1633.
Via San Giacomo
Arriviamo in Via S. Giacomo e, appena dopo le serre della Floricoltura Colombo, troviamo un ex-casello dell’acquedotto.
Al posto di due finestrelle cieche ora vi sono due begli affreschi commissionati nel 1984 dalla famiglia Colombo a Giovanni Pacor, un pittore friuliano.
Rappresentano due momenti importanti della vita di S. Giacomo: la vocazione e la decapitazione.
La devozione a questo santo e il suo nome dato alla via hanno origini antiche e sono legati al Convento di S. Giacomo che i Domenicani, già nel Cinquecento, tenevano dove ora c’è Villa Lattuada.
I dipinti sono di buona fattura, intensi e ricchi di particolari.
Opere dello stesso artista si trovano all’interno della proprietà della famiglia Colombo con riproduzioni di S. Giorgio e dell’Annunciazione, unitamente ad altre opere quali una Madonna del Carmelo, una statua di Sant’Antonio da Padova ed altro ancora, frutto di una vera e propria passione per l’arte di Antonio Colombo.
Cascina Quattro Valli
Attraversata Via S. Giacomo ci dirigiamo verso Cascina Quattro Valli, splendido esempio di corte brianzola, con un corpo centrale adibito alla residenza, un piano terra con un grande porticato ed un primo piano con un loggiato (la lobbia).
Ai fianchi gli spazi dedicati alle varie attività.
Spicca in mezzo al cortile ancora un gelso, unico rimasto su cui è ancora visibile il gancio usato per appendere il maiale.
A renderla ancora più preziosa due bellissimi affreschi separati fra loro dal vano scala centrale, alla sinistra S. Francesco d’Assisi ed alla destra la Madonna con Bambino inseriti in una cornice in pietra molera, composta da due spallette e da un arco sesto rialzato; alla base è posta una mensola, sempre in molera che mantiene ancora parzialmente il colore originario e appoggia su due capitelli con funzione decorativa.
Sono di ottima fattura e probabilmente molto antichi commissionati sicuramente dai proprietari della cascina.
Lasciata anche Cascina Quattro Valli ci apprestiamo a scendere nella Valle della Nava, percorrerla nella sua parte più a nord e risalire poi in prossimità dell’ultima tappa del nostro percorso rappresentata dalla Cascina Colombina, la vera cascina che ha poi dato il nome a tutto il rione compreso l’attivissimo ed omonimo Centro Sociale.
Cascina Colombina
Qui, accolti da uno dei Fratelli Pensa, attuali proprietari, troviamo molti segni di devozione, tutti piuttosto preziosi ed antichi tra cui una stampa con il Volto di Gesù ed un Crocifisso donati loro da Don Natale Panizza, ex parroco di Monticello. Sul timpano esterno dell’abitazione una formella incastonata nel muro ad oltre 6 metri di altezza con la riproduzione di una Madonna con Bambino, probabilmente la Madonna delle vocazioni. All’esterno, in bella vista, anche una bella grotta con un paio di riproduzioni della Madonna, una di Lourdes ed una, più recente, Immacolata.
Ma il “pezzo” più pregiato è sotto quello che una volta era il porticato di ingresso alla cascina. Un bell’affresco con la Raffigurazione della Madonna Immacolata, a sinistra S. Sebastiano ed a destra Giobbe. L’affresco che attualmente vediamo è datato 1908 ma, una parte scrostata in corrispondenza del corpo e del viso di Giobbe fa intravvedere un precedente dipinto, presumibilmente di una Madonna.
Altri dipinti di S. Sebastiano, invocato come protettore contro la peste, abbiamo trovato nel territorio casatese. Uno a Cascina Crotta, anch’esso con Giobbe ed una Madonna in centro, altri sulle pareti di alcune ex-stalle (al momento ne abbiamo censiti due a Rogoredo ed altri due a Campofiorenzo).
Siamo arrivati quindi alla fine. Molti apprezzamenti, verbali e qualcuno scritto sul nostro taccuino di Sentierando e di cui ne siamo molto grati. Ce ne andiamo con la consapevolezza di aver conosciuto un piccolo pezzo della nostra storia locale attraverso le testimonianze lasciate da chi ci ha preceduto.
Appuntamento per tutti per Sentierando in Brianza 2015!
Grazie!
Un ringraziamento ai nostri fotografi (Giorgio, Roberto, Guber, Mino, Andrea, Fulvio) ed a tutti i nostri volontari per la buona riuscita della manifestazione.
Un ringraziamento particolare a tutti i nostri testimoni che ci hanno accolto nelle loro cascine talvolta aprendoci letteralmente la porta ma soprattutto per la loro disponibilità a raccontarsi e raccontare ciò che hanno vissuto.
Grazie a tutti.
- Il nostro contributo al progetto “I Segni del Sacro”
- Il sito ufficiale del progetto “I Segni del Sacro”:
I segni del Sacro nei comuni del Parco dei Colli Briantei
Ed ecco alcuni commenti raccolti sul nostro taccuino:
Ed altri con semplici “Grazie”, “Interessante!!”, “Ottimo”, “Magnifico”, ecc.