Sentierando in Brianza 2015: Sentieri e Santi a Casatenovo

Nell’ambito della prima Festa del Parco dei Colli Briantei è andata in scena la 6a edizione di Sentierando in Brianza, la nostra annuale manifestazione di carattere ambientale/culturale.

In continuità con la scorsa edizione il tema scelto, sulla scorta del lavoro di ricerca tuttora in corso, è stato quello de “I segni del Sacro” presenti sul nostro territorio e da qui il titolo della manifestazione: Sentieri e Santi a Casatenovo.

Favorita dalla bella giornata l’adesione alla manifestazione è stata molto buona, circa una settantina i partenti.
Molte le facce nuove provenienti, poi l’abbiamo scoperto, da diversi paesi del circondario e qualcuno anche da più lontano.

Punto di partenza (e sede quest’anno proprio della Festa del Parco) lo splendido scenario di Villa Mariani.

Una breve introduzione ed un saluto di Alberto Canobbio e Marco Monguzzi rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Parco e di Marta Picchi Assessore all’Ecologia del Comune di Casatenovo hanno sostanzialmente avviato la manifestazione.
Oltre all’augurio per una buona mattinata anche l’invito a seguire la ricerca sull’apposito sito dedicato I segni del Sacro nei comuni del Parco dei Colli Briantei e a seguire anche le altre manifestazioni in programma.

Villa Mariani

Siamo quindi pronti a partire.
In Villa Mariani un breve prologo al programma effettivo della giornata.
Qui infatti possiamo vedere una bellissima ceramica invetriata della Scuola dei Della Robbia sulla parete esterna del Cortile d’onore della Villa raffigurante una Madonna con Bambino con un breve cenno ad un’immagine simile posta sull’edificio denominato “ex-scuolina” recentemente demolito ma salvata e ricollocata in bella mostra all’Oratorio di Galgiana.

Con l’aiuto e la testimonianza poi di Rosa Decio, una storica residente del posto, abbiamo scoperto alcune informazioni particolari sulla splendida statua della Madonna Immacolata posta in Via Buttafava, di fronte a Villa Mariani.
Un’immagine storica per Galgiana e sicuramente la più importante presente all’esterno della Chiesa, precedentemente posta su un vecchio edificio ora demolito che delimitava molto la sede stradale.
La zona era denominata “strettoia”(“la strencia”) e la Madonna era vista anche a protezione dei possibili incidenti provocati dalla situazione particolare della strada.

Verso Cascina Crotta

Usciamo ora da Villa Mariani ma prima di avviarci verso la nostra prima destinazione cogliamo l’occasione per salutare un nostro amico, Enrico Bellani, che proprio nei terreni prossimi alla Villa svolge la propria attività da oltre 40 anni di agricoltore locale producendo verdure preziose e pregiate vendute all’Ortomercato di Milano ed in Piazza Repubblica il sabato mattina.
Da lui una piccola ma significativa testimonianza di come ancora oggi possa ancora esserci spazio per un’attività economicamente ed ambientalmente sostenibile.
A lui il nostro ringraziamento e un caloroso saluto e applauso.

A questo punto iniziamo il vero e proprio programma della giornata. Attraversiamo la bella valletta del Rio Molgorana e ci avviamo verso Cascina Crotta.

Il microfono passa a Aldo Villa, vero esperto della zona e dell’argomento. Ex insegnante di italiano nelle Scuole Medie e appassionato di cultura locale, ingredienti che fanno di Aldo un attento osservatore ed un preciso narratore contraddistinto da una notevole proprietà di linguaggio accessibile a tutti.

Una prima sosta “ambientale” nei boschi sotto Crotta per ricordare che qui iniziano le prime colline brianzole, che Crotta è anche l’ultima “cascina” casatese.

D’ora in poi vedremo solo corti e cortili del centro paese.

Cascina Crotta

Crotta, nell’unica parte della vecchia cascina ristrutturata troviamo un trittico con due affreschi che rappresentano il Beato Giobbe e S. Sebastiano e nel mezzo una statua della Madonna Immacolata.

Il nostro Aldo illustra brevemente l’immagine presente soffermandosi in modo particolare sul motivo della presenza dei due santi, particolarmente importante per l’economia contadina.

I dipinti sono stati restaurati recentemente con risultati tecnici apprezzabili ma con qualche imprecisione sulla simbologia dei due santi modificata rispetto all’originale.

Via Rosario

Ci spostiamo ora dall’altra parte della Provinciale della santa e imbocchiamo Via Rosario e ci avviamo verso quella che era chiamata Cascina Rosario, ora Condominio Rosario. Tutto ha origine nel 1948 quando la famiglia Vismara costruisce una casa per i propri dipendenti e decide anche di collocare, nel portico della stessa, una bellissima statua della Madonna di Lourdes denominandola Madonna del Rosario. Da lì origina la denominazione, tuttora presente ed estesa a tutta la zona del “Rosario”.

Via Circonvallazione

Ci avviamo poi verso il centro di Casatenovo risalendo Via del Lavoro. Una breve sosta consente ad Aldo di ricordare a tutti che questa strada ha origine negli anni sessanta e che prima c’erano alcune corti ora scomparse. Ci avviamo quindi decisi in Via Circonvallazione verso un edificio particolare denominato “Cà Rüssa” (dall’evidente colorazione della facciata) dove troviamo forse l’affresco più bello e importante di Casatenovo. Si tratta di una Madonna Addolorata molto amata dalla popolazione e considerata miracolosa come evidenziato dalla presenza di numerosi ex-voto. Molti gli aneddoti e la storia che circonda questo affresco.

Curt di Penatt

Riprendiamo il cammino e arriviamo finalmente alla “Curt di Penatt” dove, tra un Giobbe affrescato sul muro di sinistra ed una splendida statua in cartapesta dell’Immacolata, troviamo sotto il portico la nostra squadra del ristoro. I due fratelli Viganò coadiuvati da Ambrogio hanno, come sempre, preparato una sosta appetitosa a base di salame, pancetta, mortadella senza farci mancare dolci e dolcetti. Perfino i residenti della corte hanno voluto contribuire offrendoci dei pasticcini. Per questo ma anche per la consueta ospitalità li ringraziamo calorosamente.

Terminata la pausa ristoratrice riprendiamo il nostro cammino non prima di aver sottolineato l’importanza testimoniale dell’affresco di Giobbe (che speriamo sopravviva ai lavori in corso) e la bellezza della statua della Madonna presente sotto il portico proprio a fianco della porta dove passò la sua infanzia un personaggio notissimo e molto amato dai casatesi, Don Luigi Corti, parroco a Rogoredo per oltre cinquanta anni.

Via Castelbarco

Usciamo dalla corte e imbocchiamo Via Castelbarco per dirigerci verso la Croce della Peste in prossimità dell’Oratorio di San Rocco. Ma prima, all’ingresso della “Curt di Gardela troviamo una formella con la riproduzione della Beata Vergine di San Luca, conosciuta anche come Madonna dei Viaggiatori che a Casatenovo ritroviamo in altri tre località: al Poenzano, al Cantino ed alla Gemella, tutte molto simili nella forma e soprattutto nella posizione, all’uscita della Corte forse per un saluto a chi stava per intraprendere un viaggio.

La Croce della peste, commemorativa della malattia che colpì Casatenovo dal 1629 al 1633, proviene dalla Cascina Fiume, così denominata per l’acqua sorgiva ed un lavatoio molto bello e importante. Dal 2006, dopo un periodo trascorso in un anonimo deposito, è ora in bella mostra all’ombra del campanile di San Rocco.

Dell’Oratorio di San Rocco da moltissimo tempo se ne cura Giovanni Riva, molto conosciuto in Casatenovo attivissimo, nei decenni scorsi, in tutte le attività parrocchiali. Lo troviamo ad aspettarci sul portone della Chiesina per raccontarci la storia di S. Rocco e dell’Oratorio omonimo di Via Castelbarco, delle sue preziose opere che custodisce e della cura che ha posto e pone per tenerle sempre in ordine. Un grande e doveroso ringraziamento al nostro Giovanni che ci saluta visibilmente commosso.

Piazza del lavoro

Prima di muoverci verso Piazza del Lavoro c’è il tempo per un breve cenno ad altri segni che non riusciremo a vedere in questa zona in particolare la Stele del Mortorio sul piazzale della Chiesa Parrocchiale. Per molti ritenuta commemorativa della peste in realtà, come dice la stessa scritta sul basamento, è in memoria di tutti i morti lì sepolti fino al 1828. In quello stesso anno il parroco di allora benedì il nuovo Cimitero in Via Misericordia.

Arrivati in piazza, di fronte alla fabbrica Vismara, troviamo una piccola cappella con tre nicchie con altrettanti raffigurazioni: una Madonna con Bambino ed ai lati S. Francesco e S. Elisabetta d’Ungheria, opere di notevole valore firmate da Trento Longaretti, famoso pittore contemporaneo commissionate dalla famiglia Vismara.

Via Misericordia

Attraversiamo il centro di Casatenovo e ci dirigiamo verso il Cimitero dove, su una parete esterna, e nascosta ai più, troviamo una delle due raffigurazioni casatesi della Madonna del Carmelo, l’altra si trova a Torriggia. Sono ambedue degli affreschi, forse più antico quello di Torriggia, ma entrambi bisognosi di cure urgenti. Rappresentano la Madonna con il Bambino con in mano gli scapolari (chiamati “abitini”) utilizzati ancora oggi.

Cascina Borromeo

Scendiamo poi verso la penultima tappa di giornata in Cascina Borromeo dove, accanto ad una bella statua della Madonna di Lourdes troviamo un residente storico della Corte, Pino Cantù, che ci racconta la storia di quest’immagine con qualche aneddoto. L’occasione è anche buona per farci raccontare da Pino alcuni episodi che l’hanno coinvolto durante il periodo della seconda guerra mondiale che, anche se ancora ragazzo, l’hanno visto protagonista, racconti che catturano sempre l’attenzione unitamente al ricordo di uno dei periodi più duri della nostra gente.

Centro Sociale della Colombina

Arriviamo in Piazza Sala dove ci aspetta Federico Pennati, storico rappresentante della Colombina che ci racconta la sua storia a partire dagli anni ’80 quando faticosamente riuscì ad ottenere dall’Amministrazione Comunale la possibilità di avere un pezzo di terra a disposizione per realizzare quello che poi diventerà appunto un Centro Sociale a servizio del quartiere in forte crescita di popolazione. Con l’aiuto anche di Don Fermo Mantegazza, storico prete casatese prese corpo il segno religioso che oggi vediamo composto da una croce in legno antico procurata proprio da Don Fermo con un Crocefisso africano procurato da Enrico Colombo, oggi piccolo fratello a Bologna, accompagnato dal busto di una Madonna aggiunta successivamente su richiesta delle donne del quartiere.

Cascina Colombina

Un fuori programma ci porta anche quest’anno a “chiudere” la mattinata con la visita alla Cascina Colombina. I fratelli Pensa , nonostante l’ora ormai tarda, ci accolgono offrendoci un po’ di acqua fresca particolarmente apprezzata vista la giornata praticamente estiva. Per chi ancora non conosceva il dipinto nascosto in cascina la sorpresa è stata grande nel vedere l’affresco del 1908 raffigurante la Madonna Immacolata con ai lati S. Sebastiano e Giobbe con alcune tracce proprio sotto la figura di Giobbe che fanno trasparire un dipinto ancora più antico.

Terminata la breve visita della Colombina ci avviamo finalmente verso la Valle della Nava per rientrare, come previsto, in Villa Mariani.

Al termine un po’ di stanchezza vista l’intensità del programma ma anche tanti apprezzamenti per le cose viste e tanta soddisfazione per aver “conosciuto” qualche aspetto nascosto del nostro paese lasciato da chi ci ha preceduto e che abbiamo il dovere di preservare.

Grazie a tutti!

Da parte nostra, che dire, appuntamento per tutti per Sentierando in Brianza 2016

Un ringraziamento ai nostri fotografi (Giorgio, Roberto, Mino, Andrea) ed a tutti i nostri volontari per la buona riuscita della manifestazione.

Un ringraziamento particolare a tutti i nostri testimoni che ci hanno accolto calorosamente nei loro luoghi ma soprattutto per la loro disponibilità a raccontarsi e raccontare ciò che hanno vissuto.

Grazie a tutti.

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