Siamo andati, con l’amico Fabio Viganò, a trovare Maurizio Tona per una intervista programmata da tempo e che molto volentieri abbiamo realizzato.
Subito siamo stati accompagnati ad una apprezzata visita del curatissimo pollaio di cui è giustamente orgoglioso con diverse “mericanelle” in cova. Scopriremo poi che questa risulterà essere la loro principale caratteristica.
Dopo aver sorseggiato un buon caffè abbiamo fatto una lunga, interessante e piacevole chiacchierata riassunta in un video che ben rappresentano il pensiero di Maurizio su questo inedito ma molto interessante argomento.
E’ stata anche l’occasione per scoprire con lui molte affinità, in particolare la condivisione delle finalità del nostro lavoro di ricerca basato sul concetto espresso benissimo in un passo del libro: “Non c’è futuro se non ricordiamo il passato“.
L’inizio
Nella prima Tona racconta alcuni frammenti dell’infanzia vissuta in una cascina di Tregasio dove inizia ad avvicinarsi a questo mondo, anche se la passione arriverà più tardi fino a diventare ancora più importante quando scoprirà che all’estero sono molto più avanzati nella selezione delle razze e nella loro valorizzazione inserendola nella storia dell’uomo.
Si organizza così con altri appassionati fino a dar vita alla nascita di associazioni avicole prima in Lombardia poi a livello nazionale rivestendone la carica presidente per molti anni.
Il “Mericanel”
La seconda parte del video è dedicata al soggetto principale del libro: Il Mericanel della Brianza.
Proprio a Tona si deve la selezione di questa particolare razza descrivendone dettagliatamente le caratteristiche principali ben distinte dalle altre razze, in particolare venete.
Il racconto di questo animale si intreccia così frequentemente con la vita contadina del novecento fino a farlo diventare un fiero rappresentante del nostro territorio.
Il nome stesso collegabile con le caratteristiche di “vivacità” di alcuni bambini lo accosta ancor più alla gente.
E’ qui che compare il nesso, il forte collegamento passato-futuro già accennato in precedenza, e in questo contesto la storia del Mericanel, secondo Tona, è la nostra storia, una capacità di questa razza di portare in sè la storia di un territorio.
Un libro, una storia
Nella terza parte Tona ci descrive perché ha deciso, in un mondo governato dal web, di affidare ad un libro il suo racconto ed il suo sapere sul mericanel, il valore di un documento che è una memoria della nostra terra ma anche un trattato scientifico ed un vero e proprio atlante molto apprezzato dagli esperti di settore.
Non mancano alcuni cenni sulla grande importanza avuta dal pollo come sostentamento, con le uova e la carne, di intere generazioni.
Del pollo si mangiava tutto e Tona estende il motto del nostro progetto denominato “Non si butta via niente“, mutuato da un vecchio detto riferito al maiale, al pollo sostenendo, a ragione, che anche del pollo non si butta via niente.
Amato da tutti
Un bel racconto, una bella “storia”, questa del Mericanel che diventa, grazie a Maurizio Tona e a suo figlio Simone, coautore del libro, anche la storia della nostra Brianza.
Per maggiori informazioni rimandiamo al sito dell’editore Bellavite.
In chiusura, Tona ci regala una vera e propria rivelazione, una caratteristica incredibile: il pollo è l’unico animale accettato e mangiato dai popoli che fanno capo alle tre religioni monoteiste: ebrei, musulmani e cristiani.
Da qui il messaggio finale: il pollo, e quindi anche il nostro mericanel, è un “portatore di pace“.
Un motivo in più per ringraziarlo per l’opera realizzata e per la disponibilità dimostrata nel nostro incontro.
Un grazie particolare mio personale anche per la dedica speciale, scritta di suo pugno sul libro, che ho molto apprezzato.
Le immagini degli esemplari di “mericanelle” sono state scattate dal nostro Guglielmo Beretta dell’AFCB.