In occasione della “1^ Festa su l’era” dell’anno 2001 si era pensato di cantare canzoni popolari in dialetto per ricordare il lavoro e le tradizioni di una volta.
Ripensando un po’ a come si viveva nei cortili mi venne in mente “E pensi ai temp indrèe“.
Scrissi il testo e lo diedi al mio amico Angelo (Feole) che lo musicò facendo diventare la poesia una canzone.
All’inizio il testo dice: “Me sun fermà a pensà e pensi ai temp indrè“. Con queste parole ho voluto far notare che in questa frenetica vita dove tutti vanno di corsa ogni tanto bisognerebbe fermarsi a pensare per ricordare ed assaporare le nostre radici brianzole.